Ottavo Colle riprende il nuovo filone che iniziò dopo il lockdown: le passeggiate in porzioni della città scomparse a causa delle demolizioni operate durante il fascismo e nelle borgate ufficiali durate troppo poco, a causa dei pessimi materiali. Iniziamo dal XIV rione di Roma, Borgo che vide la sua “spina” cadere per dare concretezza alla visione di città di Mussolini.
La demolizione della Spina di Borgo fu progettata dagli architetti Marcello Piacentini ed Attilio Spaccarelli per rendere più agevole e monumentale l’accesso alla basilica di San Pietro. Lo stesso Mussolini, difatti, chiese un ingresso monumentale “al posto del me-schinissimo ingresso dei Borghi” (sic!). I lavori ebbero inizio il 29 Ottobre 1936, con il primo colpo di piccone dato proprio da Mussolini dalla cima del tetto di una abitazione.
Con l’occasione Irene Ranaldi presidente dell’associazione introdurrà i partecipanti al suo ultimo saggio “Memoria e futuro della salute in città. Passeggiate nei luoghi della sanità a Roma“, Tab saggi di sociologia, Roma 2021 parlando del primo ospedale più antico d’Europa, il Santo Spirito in Saxia a Borgo.
(nella foto la Spina di Borgo dalla cupola di San Pietro)